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L’INDIA DEI MAHARAJA : DAL TRIANGOLO D’ORO AL RAJASTHAN

- 14 Giorni -

Un viaggio nell’India più fiabesca e scenografica, tra palazzi sontuosi, bazar colorati e fortezze maestose. Dallo Shekhawati al Taj Mahal, un itinerario affascinante che unisce cultura, spiritualità e paesaggi da sogno.

L India dei Maharaja Dal Triangolo d Oro al Rajasthan 14 Giorni

DURATA

14 Giorni

L India dei Maharaja Dal Triangolo d Oro al Rajasthan 14 Giorni

CITTÀ D'INIZIO TOUR

Delhi

L India dei Maharaja Dal Triangolo d Oro al Rajasthan 14 Giorni

CITTÀ FINALE DEL TOUR

Delhi

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TIPO DI TOUR

Tour privati, di gruppo e a tema

L India dei Maharaja Dal Triangolo d Oro al Rajasthan 14 Giorni

LINGUE

Italiano, Inglese, Tedesco, Francese, Spagnolo...

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LIVELLO DI FITNESS

Moderato

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STAGIONE IDEALE

Tutto l'anno

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NUMERO IDEALE DI PARTECIPANTI

02, 04, 06, 08 ...

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PIANO PASTI

In base alle scelte personali

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SISTEMAZIONI

Alberghi 3 - 5 Stelle, Boutique, Homestay

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TRASPORTO

Veicolo privato a disposizione

L India dei Maharaja Dal Triangolo d Oro al Rajasthan 14 Giorni

ASSISTENZA AI VIAGGIATORI

24 x 7

Un viaggio nell’India più scenografica e affascinante: palazzi da fiaba, maestose fortezze, bazar vivaci, haveli decorati, turbanti sgargianti e sari fluttuanti. Si attraversano i luoghi più iconici del Paese, carichi di un romanticismo quasi irreale: dallo Shekhawati e Bikaner, tra villaggi di fango e carovane di cammelli, fino a Jaisalmer, con le sue mura color ocra e gli splendidi templi giainisti. Il tour prosegue verso Jodhpur, la “città azzurra”, dominata dall’imponente Forte Mehrangarh, e arriva a Udaipur, raffinata ed elegante, dove è prevista una suggestiva escursione in barca sul lago Pichola. Dopo una tappa nella spirituale Pushkar e alla Fortezza di Amber, si raggiunge Agra, antica capitale moghul, per ammirare la meraviglia delle meraviglie: il Taj Mahal. Il viaggio si conclude a Delhi, tra la modernità della capitale e l’atmosfera intramontabile dei suoi quartieri storici, fra minareti, moschee, mercati e botteghe antiche.

PUNTI SALIENTI DEL VIAGGIO

  • Udaipur, la città più romantica dell’India

  • Jaisalmer, la città dorata nel deserto del Thar

  • Il Forte di Mehrangarh a Jodhpur

  • Jaipur e la Fortezza di Amber

  • Taj Mahal e Fatehpur Sikri, meraviglie Moghul

L India dei Maharaja Dal Triangolo d Oro al Rajasthan 14 Giorni
L India dei Maharaja Dal Triangolo d Oro al Rajasthan 14 Giorni

L’India dei Maharaja : Dal Triangolo d’Oro al Rajasthan

Partenza dall’Italia al mattino con voli di linea (con scalo intermedio) per Delhi. L’arrivo è previsto intorno all’una di notte, secondo la compagnia aerea confermata. Trasferimento in albergo al momento dell’arrivo.

Dopo la prima colazione in hotel, trasferimento in aeroporto per il volo diretto a Udaipur (circa un’ora e mezza di durata). All’arrivo, trasferimento e sistemazione in hotel. Se il tempo lo consente, nel tardo pomeriggio si inizieranno le visite.

Udaipur, nota anche come la “Città dell’Aurora”, incanta ancora oggi con la sua atmosfera sospesa tra mito e realtà. Raffinata ed elegante, è spesso soprannominata – forse con troppa semplicità – la “Venezia dell’India”. Circondata dalle morbide colline degli Aravalli, affacciata sul Lago Pichola e immersa nel verde della campagna, affascinò nel 1829 persino un colonnello della Compagnia delle Indie Orientali, che la definì “il luogo più romantico del continente indiano”.

Sebbene la città stia cambiando rapidamente, resta una tappa ideale per un soggiorno di due notti. Pranzo libero o in aeroporto, a seconda dell’orario confermato del volo. Cena e pernottamento in hotel.

Al mattino partenza per un’escursione a circa 20 chilometri da Udaipur, alla scoperta dei templi di Eklingji e Nagda, suggestivi complessi sacri dedicati a Shiva. Realizzati in marmo finemente scolpito, questi luoghi trasmettono un forte senso di spiritualità, rafforzato dalla loro posizione isolata e dalla relativa tranquillità, lontani dal turismo di massa. Shiva, divinità centrale dell’induismo, è qui rappresentato nel suo aspetto di “linga”, simbolo fallico di creazione, spesso affiancato dal toro Nandi. È il più venerato tra i membri della Trimurti, la triade composta anche da Brahma, il creatore, e Vishnu, il preservatore.

Dopo la visita, rientro a Udaipur per proseguire con l’esplorazione della città. Fondata nel 1568 da Udai Singh II, Udaipur deve la sua fama al maestoso City Palace, costruito dai sovrani del Mewar e affacciato sul lago Pichola. Il palazzo, un’imponente struttura lunga quasi 250 metri e alta oltre 30, è il più grande del Rajasthan. All’esterno, il complesso richiama l’architettura difensiva dei Rajput, mentre all’interno si svela con sontuosi dettagli decorativi, giardini, cortili, affreschi, mosaici e preziose collezioni di arte, cristalli, arredi, portantine e oggetti curiosi come trappole per tigri e leopardi. Ogni elemento racconta storie di regnanti, come le otto arcate costruite in occasione di distribuzioni simboliche di ricchezza, o la tragica vicenda della figlia del maharaja, che scelse la morte piuttosto che alimentare un conflitto tra i potenti pretendenti di Jaipur e Jodhpur.

Nel tardo pomeriggio, condizioni permettendo, escursione in barca sul Lago Pichola, simbolo naturalistico della città. Il lago, ampio ma poco profondo, deve il suo nome all’antico villaggio di Picholi, sommerso per volere di Udai Singh II per espandere il bacino. Una navigazione sulle sue acque regala vedute romantiche e suggestive della città e dei suoi palazzi riflessi nel lago.

Pernottamento in hotel.

Di primo mattino partenza per Jodhpur, conosciuta come la “città azzurra”, che si dispiega ai piedi della sua imponente rocca. Il caratteristico colore indaco, un tempo riservato alle abitazioni dei bramini – la casta sacerdotale – conferisce all’abitato un aspetto mistico e affascinante, legato alla spiritualità induista.

Lungo il tragitto, sosta al magnifico tempio jainista di Ranakpur, importante meta di pellegrinaggio da tutta l’India. La visita, da effettuarsi a piedi nudi, permette di ammirare l’eccezionale raffinatezza architettonica del complesso sacro, dedicato al primo Tirthankara, Adinath. Straordinario per la complessità del suo impianto e la grandiosità delle dimensioni, il tempio sorprende e incanta con l’armonia dei suoi 1444 pilastri scolpiti, ognuno diverso dall’altro, che creano spettacolari giochi di luce e ombra nel corso della giornata.

Arrivo a Jodhpur e sistemazione in hotel.

Di buon mattino partenza per una lunga giornata di trasferimento verso Jaisalmer, con prima tappa al suggestivo Forte di Mehrangarh, situato a pochi chilometri da Jodhpur. L’ingresso al forte, tra i più maestosi del Rajasthan, avviene attraverso sette porte monumentali, l’ultima delle quali, la Laha Pol (Porta di Ferro), conserva ancora le impronte delle rani che si immolarono sul rogo dei loro sposi, secondo l’antica pratica del sati.

Il forte ospita al suo interno un affascinante museo, allestito negli ambienti dell’ex palazzo reale, che rappresenta un mirabile esempio di architettura rajput. Al suo interno si susseguono cortili, sale e gallerie ornate da arredi, tessuti pregiati, armi, dipinti, miniature, affreschi e antichi manoscritti. Di particolare interesse le raccolte di portantine reali e le spettacolari lettighe da elefante.

Dai bastioni del forte si scorge, immerso nel verde e accanto a un piccolo lago, il Jaswant Thada: un elegante cenotafio in marmo bianco costruito nel 1899, dedicato al Maharaja Jaswant Singh II. L’edificio, dall’architettura eclettica e riccamente scolpita, si distingue per le sue cupole aggraziate e i raffinati dettagli ornamentali.

Dopo il pranzo in ristorante a Jodhpur, si prosegue il viaggio verso la città dorata di Jaisalmer. All’arrivo, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

Colazione in hotel. Jaisalmer, la “regina del deserto”, ha conosciuto un lungo periodo di prosperità grazie alle carovane che attraversavano queste aride terre dirette verso il Sind, fermandosi qui per rifornirsi di acqua e merci. La storia di questa splendida città si legge nei suoi numerosi monumenti, negli straordinari palazzi di filigrana (haveli), nelle piazzette e nei templi jainisti. In questo luogo magico, tutto — dall’architettura delle case e dei templi ai volti e costumi della gente — riporta indietro nel tempo.

Il Forte di Jaisalmer, Patrimonio UNESCO, non è solo una struttura militare o un’attrazione turistica con orari d’ingresso, ma un vero e proprio centro abitato che, sin dal XII secolo, protegge case, templi, viuzze e oggi anche negozi di artigianato, ristoranti e piccoli hotel. La sua poderosa architettura serviva a difendere la città dagli attacchi dei nemici, provenienti sia da Delhi che dalla vicina Jodhpur.

Nel cortile principale del forte si trova il Fort Palace, dimora dei maharaja: i sette piani ospitano numerose stanze private e sale di ricevimento, arricchite da mobili d’epoca, sculture, specchi, decori alle pareti e raffinati balconi, tra cui uno particolarmente famoso. Non tutte le aree sono aperte al pubblico; anche i templi jainisti, costruiti tra il XV e il XVI secolo all’interno del forte, hanno accessi limitati, ma potremo osservarne alcuni dall’esterno.

Visiteremo inoltre una haveli, per ascoltare la storia di queste residenze tradizionali, riccamente decorate e simbolo della cultura locale.
Pranzo in ristorante e cena in hotel.

Dopo la prima colazione, partenza per Bikaner, situata nel deserto del Thar, in un paesaggio sconfinato e quasi irreale, punteggiato da piccoli villaggi in argilla e carovane di cammelli. Arrivo e sistemazione in hotel. Nel pomeriggio visita al Forte di Junagarh, costruito nel 1588 dal raja Raj Singh. Circondato da massicci bastioni di arenaria, il forte ospita splendidi palazzi con eleganti padiglioni e numerose balconate. La parte più antica, Lal Niwas, è un capolavoro di decorazioni floreali stilizzate in rosso e oro. Pranzo e cena in hotel.

Partenza per la regione di Shekhawati, un’area semidesertica celebre per l’eredità culturale del popolo locale e per la ricca comunità Marwar, proprietaria degli haveli affrescati. La maggior parte di queste dimore fu costruita tra il 1860 e il 1900 dai Bania, mercanti diventati famosi come Marwar, che si erano spinti fino a Calcutta e ai nuovi centri commerciali dell’India. Il successo negli affari alimentò il desiderio di predominio architettonico, ma col tempo molti haveli sono stati trascurati, trasformando le cittadine in suggestive città fantasma piene di splendide residenze abbandonate. All’arrivo sistemazione in hotel a Mandawa. Nel pomeriggio si visiteranno alcuni dei meravigliosi haveli nei dintorni, immergendosi nell’atmosfera fiabesca di un mondo dove la tradizione Rajput è ancora palpabile. Pranzo e cena in hotel.

Dopo la prima colazione, partenza per Jaipur, la “Città Rosa” e capoluogo del Rajasthan. L’arrivo è previsto verso l’ora di pranzo, che si consumerà in un ristorante locale oppure in hotel. Jaipur prende il nome dal suo fondatore, Jai Singh II, discendente di un clan Rajput che consolidò il potere già dal XII secolo quando la capitale era Amber, a circa dieci chilometri di distanza. Dopo secoli, la scarsità d’acqua e la crescita della popolazione convinsero a spostare la capitale in una zona più adatta.

Il successo di Jaipur, oggi Patrimonio UNESCO, si deve a questo sovrano che, oltre alle capacità militari e politiche, aveva una mente scientifica ed era astronomo; infatti guidò personalmente i lavori urbanistici della città. Tuttavia, spesso Jaipur è conosciuta più per il suo aspetto estetico che per la sua storia profonda: non è chiamata “Città di Jai Singh II”, nonostante a lui si debbano l’urbanistica, le mura di cinta, alcune parti del City Palace e il Jantar Mantar, l’osservatorio astronomico.

Il nome “Città Rosa” deriva da una decisione del maharaja alla fine dell’Ottocento, che fece dipingere di rosa gli edifici del centro storico per accogliere Edoardo VII. Da allora, è regolamento mantenere questa tonalità sulle facciate come simbolo di ospitalità.

(Un avvertimento: Jaipur è anche nota per i raggiri legati alla vendita di pietre preziose; si consiglia di evitarne l’acquisto a meno di essere esperti gemmologi.)

Pranzo in ristorante, cena e pernottamento in hotel.

Al mattino visiteremo il Forte di Amber, l’antica residenza della famiglia reale prima che la capitale si spostasse a Jaipur. Situato in posizione dominante sulla città, il forte è un capolavoro architettonico iniziato nel 1599, celebre per la sua forma armoniosa e le raffinate lavorazioni. Realizzato con marmo bianco, arenaria gialla e rosa, si sviluppa intorno a quattro cortili principali. Entreremo attraverso la Porta del Sole e la Porta della Luna, per poi salire uno scalone che conduce al palazzo principale. Qui ammireremo un piccolo tempio con porte d’argento, colonne con capitelli a forma di elefante, archi affrescati, bassorilievi, soffitti decorati con specchi e numerose sale, tra cui quelle destinate alle udienze e il cortile che confina con gli appartamenti delle donne, tutti riccamente decorati.

Nel pomeriggio dedicheremo la visita alla città di Jaipur. La zona storica, parzialmente cinta da mura con grandi porte d’ingresso, è organizzata in quartieri regolari delimitati da ampi viali. Al centro si trova il City Palace, iniziato dal fondatore della città Jai Singh II e ampliato fino al XX secolo, un esempio unico di fusione tra stili architettonici del Rajasthan, Moghul e influenze europee.

Tra le parti più importanti visiteremo il Palazzo del Benvenuto, il museo, l’armeria e vari cortili e sale decorate con costumi reali, testi sacri miniati, armi finemente incise e imponenti recipienti d’argento alti quasi due metri, ritenuti tra i più grandi al mondo. Quattro grandi porte, raffiguranti le stagioni, proteggono l’accesso alle aree ancora abitate dai discendenti degli antichi sovrani.

All’esterno del palazzo ammireremo il Minareto, costruito dal figlio del fondatore di Jaipur, e visiteremo il Jantar Mantar, osservatorio astronomico Patrimonio UNESCO con strumenti monumentali progettati per studiare i movimenti celesti, testimonianza dell’ingegno scientifico di Jai Singh II.

Infine osserveremo dall’esterno l’Hawa Mahal, la celebre “facciata a nido d’ape” costruita nel 1799, che permetteva alle donne della corte di osservare la vita in strada senza essere viste.

Pranzo e cena in ristorante.

Al mattino partenza per Agra, antica capitale della dinastia Moghul in alternanza con Delhi. Dopo meno di cento chilometri, faremo una deviazione per visitare Abhaneri e ammirare il Chand Baori, il pozzo a gradini costruito oltre mille anni fa dal re Chand. Questo straordinario pozzo si sviluppa su tredici livelli con quasi quattromila gradini, che scendono verso il livello dell’acqua, variabile secondo la stagione e capace di regalare una temperatura più fresca di 5-6 gradi rispetto all’ingresso. Utilizzato come luogo di culto e raccolta dell’acqua durante i monsoni, è anche un rifugio fresco per gli abitanti del luogo.

Proseguiremo quindi verso Fatehpur Sikri, nel vicino Uttar Pradesh, a circa 220 km da Jaipur e 40 da Agra. Questa città fortificata in arenaria rossa, Patrimonio UNESCO, è una suggestiva “città fantasma”: il suo eccellente stato di conservazione unito all’assenza di abitanti crea un’atmosfera unica, quasi irreale, che può sembrare come un set cinematografico.

Fatehpur Sikri è l’opera visionaria dell’imperatore Akbar il Grande, che volle stabilire qui la capitale del suo impero, spinto dalla profezia di un saggio sufi. Tuttavia, a causa delle difficoltà nell’approvvigionamento dell’acqua, la capitale venne poi spostata altrove. Il complesso comprende tre palazzi destinati alle sue mogli preferite, di fede islamica, induista e cristiana, simbolo della sua politica di equilibrio e tolleranza religiosa.

Visiteremo la moschea, che fonde elementi architettonici indiani e persiani, e la tomba di un santo sufi, a cui Akbar era molto legato. Attraverseremo palazzi, padiglioni, porte, cortili, vasche e abitazioni, esplorando anche le sale delle udienze pubbliche e private, dove l’imperatore amministrava giustizia, talvolta con severità estrema, come nelle condanne a morte per calpestamento da parte degli elefanti. Potremo ammirare bassorilievi elaborati, intagli jainisti, casseforti, colonne, chiostri, un grande letto marmoreo e il curioso minareto ornato da centinaia di zanne d’elefante scolpite nella pietra.

Nel tardo pomeriggio arrivo ad Agra. Pranzo in ristorante e cena in hotel.

Al mattino visita del Taj Mahal (chiuso il venerdì), una delle sette meraviglie del mondo moderno dal 2007. Questo straordinario mausoleo fu fatto costruire nel 1632 dall’imperatore moghul Shah Jahan in memoria della moglie Mumtaz Mahal, morta partorendo il loro quattordicesimo figlio. La costruzione richiese circa 20 anni e l’impegno di oltre 20.000 operai e architetti, con materiali provenienti da Asia ed Europa. Affacciato sul fiume Yamuna, il Taj Mahal è celebre per la sua grandiosità e i dettagli raffinati, sebbene alcuni ne percepiscano la freddezza dovuta al bianco marmo che lo compone. Ogni giorno l’ingresso è limitato a 40.000 visitatori per preservarne la bellezza.

Subito dopo, visiteremo il Forte di Agra, in arenaria rossa, costruito nel 1565 da Akbar il Grande e Patrimonio UNESCO. Questa imponente struttura, inizialmente una fortezza militare, si sviluppa su quasi tre chilometri di mura alte oltre venti metri, racchiudendo una vera “città nella città”. Akbar lo trasformò in residenza reale, e successivamente il complesso fu ampliato da Shah Jahan. Il forte comprende la porta d’ingresso, sale delle udienze pubbliche e private, la Moschea della Perla e la Moschea della Gemma, cortili, il Palazzo degli Specchi, torri e giardini. Alcuni edifici restano ad uso militare e non sono aperti al pubblico, ma sarà possibile ammirare numerosi angoli di grande interesse e, se accessibili, godere di punti panoramici da cui osservare il profilo lontano del Taj Mahal verso est.

Nel pomeriggio trasferimento a Delhi e sistemazione in albergo.

Pranzo in hotel ad Agra e cena in hotel a Delhi.

Delhi è una città complessa e affascinante: grande, caotica, vivace, inquinata, multietnica, antica e moderna allo stesso tempo, sovraffollata ma anche ricca di tecnologia, con evidenti sacche di marginalità sociale. Qui si parlano molte lingue e dialetti, e si incontrano volti e culture molto diversi. Il cuore storico è Old Delhi, l’antica capitale dell’India islamica, con le sue tracce Moghul, mentre New Delhi, creata dagli inglesi, è la capitale moderna e amministrativa.

Situata sulle rive del fiume Yamuna, affluente del Gange, Delhi si è sviluppata unendo otto nuclei urbani distinti, culminando con l’area coloniale inglese. Sin dal XII secolo è il centro indù più importante dell’India settentrionale. Dopo la conquista islamica e il lungo dominio Moghul, nel 1803 passò sotto controllo britannico, diventando capitale solo nel 1911 con la costruzione di New Delhi, e affermandosi definitivamente come tale dopo l’indipendenza nel 1947.

La visita comincia da Old Delhi, con le sue strade strette e tortuose, le mille botteghe e i mestieri tradizionali, autentico spaccato della vita indiana. Qui visiteremo la maestosa Jama Masjid, la più grande moschea dell’India, capolavoro del 1656 costruito da Shah Jahan. Accessibile tramite una scalinata imponente, domina tutta la città vecchia con le sue quattro torri e due minareti alti 40 metri. I materiali, arenaria rossa e marmo bianco, sono alternati creando fasce verticali che rendono l’edificio un’opera sia grandiosa che artisticamente raffinata.

A pochi chilometri, vicino al fiume Yamuna, si trova Raj Ghat, semplice ma significativo memoriale in marmo nero che segna il luogo della cremazione di Gandhi dopo il suo assassinio.

Ci sposteremo quindi nella New Delhi moderna, passando davanti al Parlamento e ai Palazzi ministeriali, per arrivare alla Porta dell’India, monumento simbolo della città. Visiteremo il complesso archeologico del Qutub Minar, il minareto alto oltre 70 metri, costruito nel XII secolo da Qutab-ud-din per celebrare la diffusione dell’Islam in India. La sua struttura, imponente e finemente decorata con arenaria e marmo di vari colori, si assottiglia dalla base (15 metri di diametro) alla sommità (2,5 metri). Sebbene presenti una leggera inclinazione, è stabile e dal 1993 è Patrimonio UNESCO.

Alla base del Qutub Minar si trovano i resti della prima moschea, costruita dallo stesso Qutab, anche se oggi visibile in forma rimaneggiata. Nel cortile spicca anche la celebre “Iron Pillar”, una colonna di ferro lunga 2.000 anni, originaria del Bihar, che decorava un antico tempio dedicato a Vishnu.

Pranzo in ristorante con specialità tipiche indiane, cena in hotel, dove le camere saranno a disposizione per un momento di relax prima del trasferimento in aeroporto.

Nota importante: per la partenza del 3 agosto, questa giornata coincide con la festa dell’Indipendenza dell’India. Le visite saranno adattate in base alle restrizioni sul traffico e sicurezza: potrebbero rendersi necessari mezzi alternativi come tuc tuc o risciò, e alcune aree o monumenti potrebbero temporaneamente chiudere per ordine delle autorità.

Partenza con volo notturno per l’Italia, con uno scalo intermedio, e arrivo previsto in mattinata. Tra le principali attrazioni visitate durante il viaggio figurano il maestoso Forte di Mehrangarh, il suggestivo Palazzo dei Venti a Jaipur e l’imponente Qutub Minar.

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