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INDIA SEGRETA: LUOGHI SACRI LONTANO DAL TEMPO

- 14 Giorni -

Un viaggio affascinante nel cuore spirituale dell’India centrale, tra Varanasi e le grotte di Ajanta ed Ellora, sulle tracce di antiche civiltà, culti millenari e arte sacra. Un itinerario suggestivo tra templi, palazzi e luoghi di pellegrinaggio ancora vivi.

India Segreta Luoghi Sacri Lontano dal Tempo 14 Giorni

DURATA

14 Giorni

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CITTÀ D'INIZIO TOUR

Delhi

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CITTÀ FINALE DEL TOUR

Mumbai

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TIPO DI TOUR

Tour privati, di gruppo e a tema

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LINGUE

Italiano, Inglese, Tedesco, Francese, Spagnolo...

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LIVELLO DI FITNESS

Moderato

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STAGIONE IDEALE

Tutto l'anno

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NUMERO IDEALE DI PARTECIPANTI

02, 04, 06, 08 ...

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PIANO PASTI

In base alle scelte personali

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SISTEMAZIONI

Alberghi 3 - 5 Stelle, Boutique, Homestay

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TRASPORTO

Veicolo privato a disposizione

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ASSISTENZA AI VIAGGIATORI

24 x 7

Da Varanasi, la città sacra per eccellenza dell’induismo, alle straordinarie sculture di Khajuraho, questo itinerario si snoda nel cuore dell’India centrale, attraversando gli stati del Madhya Pradesh e del Maharashtra. Un viaggio fuori dai circuiti turistici tradizionali, sulle orme di antiche religioni che hanno plasmato l’arte, la cultura e l’architettura del subcontinente. Tra le tappe principali: Orchha, Bhopal e Ujjain, seguite da Maheshwar, Mandu e Aurangabad. Il percorso conduce tra templi color miele, palazzi medievali, moschee e costruzioni in stile Moghul, ma anche tra fortezze, ghat che scendono ai fiumi, mausolei e monasteri. Un’immersione profonda in luoghi di culto ancora oggi meta di pellegrinaggi, in un’atmosfera carica di spiritualità e suggestione. Il viaggio si conclude con la visita alle straordinarie grotte di Ajanta ed Ellora, veri capolavori dell’arte figurativa religiosa tra i più antichi del mondo.

PUNTI SALIENTI DEL VIAGGIO

  • Un itinerario lontano dai percorsi turistici convenzionali, alla scoperta di straordinari capolavori d’arte.

  • A Varanasi, il pernottamento è previsto in uno dei migliori hotel affacciati direttamente sui ghats.

  • A Maheshwar si soggiorna all’Ahilya Fort Heritage Hotel, un’antica fortezza principesca sapientemente trasformata in un raffinato hotel di charme.

India Segreta Luoghi Sacri Lontano dal Tempo 14 Giorni
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India Segreta: Luoghi Sacri Lontano dal Tempo

Partenza dall'Italia/Europa con un volo di linea per Delhi. Dopo aver espletato le formalità d'ingresso, trasferimento in hotel per la notte.

Dopo la prima colazione in hotel, trasferimento in aeroporto per il volo domestico per Varanasi (6E 2361 – partenza alle 10.55 e arrivo previsto alle 12.15, orario da riconfermare). L’arrivo a Varanasi è previsto a fine mattinata e, dall’aeroporto, si prosegue direttamente verso il nostro hotel situato lungo le sponde del sacro fiume Gange. Il trasferimento, che attraversa il centro cittadino, può risultare impegnativo a causa dell’intenso traffico verso l’area storica prossima al fiume.

Nel tardo pomeriggio, prima passeggiata esplorativa tra i ghat, luoghi profondamente suggestivi dove si fondono vita quotidiana e spiritualità. Varanasi, città sacra per eccellenza dell’induismo, affascina e disorienta allo stesso tempo, sospesa tra la vita e la morte in una scenografia unica al mondo. È qui che ogni giorno giungono migliaia di pellegrini, convinti che un vero pellegrinaggio richieda almeno una notte nella città sacra. Al calare del sole, assisteremo alla cerimonia Aarti presso i ghat di Dasaswamedh: un rituale serale di saluto alle acque del Gange, che i fedeli celebrano con devozione mentre la “Madre Acqua” riposa nella quiete della notte.

Pensione completa (pranzo e cena in albergo).

Nota bene: l’hotel selezionato a Varanasi si affaccia direttamente sui ghat. La maggior parte delle camere prenotate per il gruppo rientra nella categoria “Ganges View Room”, con vista sul fiume e disponibili in ordine di prenotazione. Le restanti sono “Executive Room”, più compatte e senza vista. L’ordine delle visite potrà variare in base al traffico cittadino.

Una giornata intensa e ricca di suggestioni ci attende a Varanasi. Si inizia prima dell’alba, con un’escursione in barca sul Gange per assistere al risveglio del fiume: un momento magico in cui le abluzioni dei pellegrini si compiono ai piedi di antichi palazzi, il sole sorge tra le brume e le fiamme delle pire funerarie ardono sulle piattaforme del ghat Manikarnika, creando un’atmosfera potente e profondamente spirituale. Al termine della navigazione si prosegue a piedi tra le viuzze della città vecchia, fino a raggiungere il celebre “Tempio d’Oro”, il più sacro della città, il cui accesso è riservato ai fedeli indù. Il solo avvicinarsi al tempio, tuttavia, offre l’occasione di immergersi nella vita autentica del quartiere più antico di Varanasi.

Dopo la prima colazione, si attraversa il vasto campus universitario cittadino, il più grande dell’India, per raggiungere il tempio rosso della dea Durga e poi il singolare tempio Bharat Mata, dedicato alla “Madre India”, dove si venera simbolicamente la nazione stessa.

Nel pomeriggio si visita Sarnath, uno dei principali luoghi sacri del buddhismo, dove il Buddha pronunciò il suo primo sermone oltre duemila anni fa. Questo sito archeologico e spirituale rappresenta una tappa fondamentale per comprendere la ricchezza del pensiero religioso indiano, tra buddhismo, induismo e jainismo.

Al rientro a Varanasi, tempo a disposizione per passeggiare liberamente lungo i ghat meno conosciuti, ma non per questo meno autentici, dove è possibile cogliere scorci di vita quotidiana ancora lontani dal turismo.

Rientro in hotel.
Pensione completa (pranzo e cena in albergo).

Nel 2024 sono stati finalmente ripristinati i voli tra Varanasi e Khajuraho, precedentemente sospesi negli anni successivi alla pandemia per la scarsa domanda. Si tratta di collegamenti pensati esclusivamente per agevolare i viaggi turistici, vista la distanza stradale tra le due città – circa 400 km – che rende prezioso il volo diretto, della durata di circa 50 minuti (volo 6E 2361 ore 10.55/12.15, soggetto a riconferma). Questo trasferimento aereo consente il passaggio dall’Uttar Pradesh al Madhya Pradesh, una delle regioni più centrali dell’India.

Salvo ritardi, si prevede l’arrivo a Khajuraho in tempo per il pranzo, seguito nel primo pomeriggio dalla visita del sito archeologico. I templi di Khajuraho, celebrati per la calda tonalità della loro pietra – particolarmente suggestiva alla luce del tardo pomeriggio – offrono un’esperienza unica: le superfici sono ornate da raffinate sculture raffiguranti le Surasundari, donne di suprema bellezza ritratte in pose sensuali, accanto a scene di vita quotidiana, episodi di corte e raffigurazioni erotiche tratte dai testi tantrici. L’enigmatico significato spirituale e simbolico di queste sculture resta ancora oggi oggetto di interpretazione e studio.

Il complesso templare si suddivide in due principali gruppi: quello orientale, di ispirazione jainista, affascinante ma parzialmente rimaneggiato, e quello occidentale, particolarmente autentico e ben conservato, che rappresenta il cuore della visita.

Pensione completa (pranzo e cena in albergo).
Nota Bene: qualora il volo venisse soppresso, il trasferimento sarà effettuato via terra; in tal caso, occorreranno circa otto ore di viaggio.

In mattinata si visiterà Khajuraho, dopodiché si lascerà la parte d’India più conosciuta dai viaggiatori per addentrarsi nel cuore del Madhya Pradesh, una zona ancora poco frequentata dal turismo classico e per questo ancor più affascinante e stimolante. Le strade, generalmente strette e spesso congestionate dal traffico, influenzano i tempi di percorrenza: per coprire i 170 chilometri che separano Khajuraho da Orchha sono necessarie circa quattro ore e mezza, con velocità sempre contenute. Il paesaggio attraversato è fatto di terre agricole punteggiate da alberi di ficus, tèk, mimosacee e palme. Attraversando il fiume Betwa, si intravedono in lontananza i profili medievali di Orchha, un sito che rappresenta una pagina inaspettata e affascinante dell’architettura indiana medievale.

Nel pomeriggio inizierà la visita del centro storico, con il grande palazzo Raj Mahal e il palazzo Jehangir, costruito appositamente per ospitare l’imperatore moghul Jehangir. Questi edifici sono di grande rilievo perché testimoniano un incontro storico tra le linee classiche dell’architettura indù e le innovazioni dello stile moghul, risultato di un intreccio di influenze persiane e afgane provenienti dall’Asia centrale. La giornata si concluderà con il suggestivo tramonto sul fiume Betwa, che illumina i profili dei cenotafi indù lungo le sue rive.

Pensione completa (pranzo e cena in albergo).

La distanza tra Orchha e Bhopal è di circa quattrocento chilometri. Dalla stazione ferroviaria di Jhansi prenderemo il treno Shatabdi Express, che in tre o quattro ore, in modo abbastanza confortevole, ci condurrà a Bhopal, capoluogo del Madhya Pradesh. Nel pomeriggio dedicheremo alcune ore alla visita di questa città a maggioranza musulmana. Tra i suoi monumenti spiccano la grande moschea Taj ul Masjid, edificata nel XIX secolo e tra le più ampie dell’India, la Moti Masjid, anch’essa risalente al XIX secolo, e la Jama Masjid, situata nel cuore del bazar, che la rende particolarmente pittoresca. Bhopal è cresciuta grazie allo sviluppo industriale, ma il suo centro storico, pur conservando alcune belle strutture del XIX secolo, versa purtroppo in uno stato di forte degrado. Pensione completa (pranzo al sacco sul treno e cena in hotel).

Bhopal rappresenta soprattutto il punto di partenza per l’escursione a Sanchi, uno dei siti più importanti nella storia religiosa e artistica del buddismo. Situato a circa 45 chilometri dalla città, a un’ora e mezza di autobus, il sito archeologico, protetto dall’Unesco, è oggi molto ben conservato. Arrivando a Sanchi si percepisce la stessa atmosfera di tranquillità che caratterizza il sito buddista di Sarnath vicino a Varanasi. Sono pochi i turisti occidentali che visitano queste aree, eppure Sanchi è uno dei luoghi più antichi del buddismo e rappresenta una pietra miliare nell’evoluzione artistica di questa religione. Intorno al monumento principale, risalente al III secolo a.C., si trovano i resti di templi e monasteri costruiti a partire dal V secolo d.C. sotto il dominio della dinastia Gupta. I “Torana”, i portali d’ingresso al cuore del luogo sacro, narrano le vite antecedenti del fondatore del buddismo attraverso decine di bassorilievi in pietra arenaria che raccontano le antiche storie delle Jataka. Ciò che rende Sanchi così rilevante è l’approccio descrittivo e l’interpretazione artistica unica che gli scultori hanno dato ai temi religiosi nel corso dei secoli, riflettendo l’evoluzione culturale del complesso. Nel pomeriggio proseguiremo l’escursione verso Udaygiri, un sito poco frequentato che in passato fu un luogo sacro per induisti e Jainisti. Qui, lungo antiche vie carovaniere, si trovano numerose grotte che testimoniano l’importanza della fede lungo i percorsi commerciali. Al termine delle visite, faremo tappa a Vidisha, dove il piccolo museo locale conserva una splendida collezione di sculture del periodo Gupta. Nel tardo pomeriggio rientreremo a Bhopal. Pensione completa (pranzo in ristorante e cena in hotel).

Si lascia Bhopal in direzione di Ujjain, una città celebre in tutta l’India e tra i quattro luoghi sacri dove si celebra il Kumbh Mela, una delle più importanti festività religiose induiste. Man mano che ci si allontana dal grande centro urbano di Bhopal, le campagne circostanti mostrano un miglioramento visibile in termini di ordine, pulizia e organizzazione, accompagnato da panorami sempre più ampi e rigogliosi, tipici delle zone più ricche e meno affollate del Madhya Pradesh meridionale e del Maharashtra.

Ujjain è una cittadina moderna, situata a circa duecento chilometri da Bhopal, raggiungibile in circa quattro ore di autobus. Oltre al valore simbolico legato al Kumbh Mela, Ujjain rappresenta un importante luogo di pellegrinaggio per gli induisti, poiché ospita uno dei dodici “Joti Lingam”, o “lingam della luce”. Il Lingam, simbolo fallico e segno del dio Shiva, in questa sua particolare versione è ritenuto emanare una propria energia, caratteristica unica tra i lingam dell’India.

Il tempio Mahakaleshwar è meta di migliaia di pellegrini che, spesso, si trovano ad affrontare lunghe attese in fila. Il Sancta Sanctorum, sede della pietra sacra, non è accessibile ai visitatori: i fedeli possono solo transitare davanti ad esso, mentre i sacerdoti eseguono i riti di abluzione. Durante la nostra visita, qualora non vi siano code eccessive, tenteremo di accedere a questa parte del tempio, per vivere da vicino questa intensa espressione di fede contemporanea.

Prima di lasciare Ujjain, ci sposteremo ai Ghat che si affacciano sul fiume Chipra, il luogo sacro dove si svolgono le celebrazioni del Kumbh Mela ogni dodici anni.

Al termine delle visite, riprenderemo la strada verso Indore, distante sessanta chilometri, raggiungibile in circa un’ora e mezza di autobus.
Pensione completa (pranzo in ristorante e cena in albergo).

La strada verso Maheshwar attraversa campagne semplici ma ordinate, costeggiate da piccoli nuclei di abitazioni. Nonostante la distanza di circa 100 chilometri, il viaggio richiede quasi tre ore, tipico delle condizioni stradali locali.

Maheshwar è una gemma del viaggio, un piccolo centro affacciato sulle rive del fiume Narmada. In autunno il fiume appare ampio e maestoso, mentre in primavera il suo letto si restringe notevolmente, come accade a molti fiumi indiani che si gonfiano durante la stagione dei monsoni per poi ridursi. Il forte Ahilya domina dall’alto la collina, osservando il corso del Narmada e la vita sulle sue sponde.

La scenografia dei ghat, vista dal bordo del fiume, è di rara bellezza: la facciata del grande tempio si apre verso l’acqua con una raffinata quinta di arenaria color miele, ricca di dettagli decorativi. Al tramonto, la luce trasforma i colori — dal miele di acacia al miele di castagno — fino a che cala il buio, regalando un quadro suggestivo e indimenticabile.

Pensione completa (pranzo e cena in albergo).

La giornata è dedicata all’escursione a Mandu, distante circa 63 chilometri e raggiungibile in due ore di autobus. Mandu si trova su un altopiano a circa seicento metri di quota, parte della catena montuosa dei Vindhya.

Ignorata dal turismo classico, Mandu si rivela un luogo sorprendente: tra i resti dei palazzi si osservano le fusioni architettoniche tra l’India dei Maharaja e l’influenza dei regni Moghul. Questo paesaggio, dove i fantasmi di antichi edifici emergono sulle colline, custodisce la storia romantica di Baz Bahadur e Roopmati, figure leggendarie della regione.

La visita pomeridiana comprende i vari palazzi, la grande moschea e il magnifico mausoleo bianco di Hoshang Shah, monumento di grande valore storico e artistico. Mandu, fulcro importante tra il XV e il XVI secolo, conserva nelle sue rovine la testimonianza del ruolo strategico e culturale avuto in passato.

Al termine delle visite, rientro all’Ahilya Fort. Pensione completa (pranzo in ristorante e cena in albergo).

Questa sarà una delle giornate più impegnative per i trasferimenti. Durante gli anni della pandemia, il governo indiano ha avviato importanti lavori per lo sviluppo della rete stradale. Nel tratto che percorreremo oggi, alcuni cantieri sono stati completati, ma altri sono ancora in corso, rendendo difficile stimare con precisione i tempi di percorrenza, poiché i lavori possono rallentare inaspettatamente il viaggio.

Lasceremo Maheshwar di buon mattino. La distanza per Omkareshwar è di circa 70 chilometri e il viaggio in autobus richiederà quasi due ore. Omkareshwar è un altro luogo sacro molto rilevante per gli indù: qui si trova, come a Ujjain, uno dei dodici Joti Lingam. Migliaia di fedeli vi si recano in pellegrinaggio. Il fiume Narmada scorre ai piedi della collina su cui sorge Omkareshwar, con i luoghi sacri distribuiti su entrambe le rive. L’atmosfera del luogo è resa particolarmente suggestiva dai colori vivaci dei pellegrini e delle bancarelle che affollano i percorsi sacri.

Terminata la visita, ci dirigeremo verso sud, entrando nella regione del Maharashtra. La tappa finale di questa giornata sarà Jalgaon, distante circa 200 chilometri, per un viaggio di circa quattro ore in autobus. Jalgaon rappresenta un punto strategico per il pernottamento in vista delle visite ai siti imperdibili del Maharashtra.

Pensione completa (pranzo picnic durante il trasferimento, cena e pernottamento in un albergo semplice). Essendo Jalgaon una cittadina di passaggio poco frequentata dal turismo, le strutture ricettive disponibili sono essenziali e più rivolte a esigenze commerciali che turistiche.

Da Jalgaon sono circa 50 chilometri per raggiungere il sito delle grotte di Ajanta, che si raggiunge in poco più di un’ora di viaggio. Le grotte che visiteremo rappresentano uno degli esempi più straordinari al mondo di architettura rupestre e arte figurativa religiosa antica. Nonostante il loro immenso valore storico e artistico, sono ancora poco visitate dal turismo occidentale, principalmente a causa della loro posizione geografica isolata: troppo distanti dai classici circuiti del nord e del sud dell’India.

Ajanta e Ellora sono considerate tra le più importanti testimonianze di arte rupestre al mondo. Per bellezza e ingegno, opere simili si possono ritrovare solo in luoghi straordinari come Petra in Giordania o Lalibela in Etiopia. Tuttavia, alcune creazioni di Ellora raggiungono una complessità e maestosità che non hanno paragoni.

Le grotte di Ajanta si trovano in un’area caratterizzata da un altopiano di origine vulcanica. L’anfiteatro di roccia che ospita le grotte si affaccia sul corso del torrente Waghora. Gli scavi risalgono a un periodo che va dal II secolo a.C. fino al V secolo d.C. e furono misteriosamente abbandonati per poi essere dimenticati per oltre un millennio, fino alla loro riscoperta alla fine del XIX secolo. In totale sono state scavate una trentina di grotte, ma solo sei o sette sono quelle davvero straordinarie per raffinatezza delle pitture e qualità della scultura.

Al termine della visita al sito, si riparte in direzione sud verso Aurangabad, distante circa 100 chilometri, che si raggiunge in circa due ore. Arrivo nel tardo pomeriggio.

Pensione completa (pranzo in ristorante e cena in albergo).

Da Aurangabad le grotte di Ellora si raggiungono facilmente con un breve tragitto di circa 40 chilometri, percorribile in meno di un’ora. Mentre Ajanta si trova a nord-est della città, Ellora è situata a nord-ovest. Le due aree rupestri, pur vicine, rappresentano espressioni artistiche e religiose molto diverse: Ajanta è interamente dedicata alla tradizione buddhista, mentre Ellora ospita grotte buddiste, jainiste, ma soprattutto induiste.

Tra tutte le grotte di Ellora, il capolavoro assoluto è il tempio monolitico dedicato al Monte Kailash, dimora del dio Shiva. Questo tempio è stato scolpito da un unico enorme blocco di roccia, lavorato esternamente e scavato all’interno, in un’impresa tecnica e artistica di proporzioni straordinarie. Le modalità di realizzazione di questo tempio restano ancora avvolte nel mistero: chi progettò l’opera? Quali calcoli furono utilizzati? Quanti operai lavorarono a questo monumento e per quanto tempo? Sono domande ancora senza risposte definitive, ma che contribuiscono al fascino di questo sito unico al mondo.

Dopo la visita si rientra ad Aurangabad per il pranzo. Alcune camere saranno a disposizione del gruppo per un breve riposo e per rinfrescarsi prima del trasferimento in aeroporto.

La partenza è prevista con il volo serale per Mumbai (21:10 - 22:10, soggetto a riconferma). All’arrivo a Mumbai si ritireranno i bagagli, si effettuerà il cambio terminal per l’imbarco sul volo internazionale diretto ad Abu Dhabi. La cena non è inclusa.

Si effettuerà il volo notturno di rientro in Italia/Europa, con pernottamento a bordo.

Arrivo in Italia/Europa nel tardo pomeriggio dopo aver vissuto la cerimonia Aarti a Varanasi, visitato il Jehangir Mahal a Orchha e ammirato un tempio a Khajuraho.

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